Il 2 agosto 1980, alle 10.25 di mattina, una bomba scoppia alla stazione di Bologna. Il suo risultato: 85 morti e 200 feriti. 45 anni dopo, la verità è cristallina nonostante decenni di depistaggi e menzogne: si tratta di una bomba ordinata dallo Stato e messa dai fascisti.
La recente conferma definitiva da parte della Cassazione dell'ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, ha sigillato una volta per tutte la matrice neofascista della strage. Ma soprattutto ha messo nero su bianco il ruolo di primo piano di apparati dello Stato e della loggia P2 per finanziare fascisti e depistatori.